Tutto iniziò...

Con la scomparsa improvvisa di mio padre, il pilastro della famiglia, un commerciante del Salento appassionato di pelletteria e borse.
Il dolore per la sua perdita è stato profondo e ho sentito il dovere di portare avanti l'eredità di famiglia, anche se in modo alternativo.

Lavoravo come sarta in una fabbrica di cappotti e decisi di abbandonare tutto per dedicarmi alla pratica di borse cucite a mano.
Ero affascinata dall'idea di combinare la mia passione per la moda con l'eredità di mio padre.

La prima borsa.

Passai giorni interi ad imparare le tecniche di cucito e ad informarmi sui migliori venditori italiani di tessuti in cotone e lino.
La mia prima borsa è nata dopo ben 24 ore di lavoro. Ero soddisfatta del risultato e dopo aver visto la reazione delle persone, capii che tutto il tempo e lo sforzo erano valsi la pena.

Volevo creare borse che fossero sia di alta qualità che uniche nel loro genere. E così, dopo un po' di tempo, nacque la prima Pelletteria Giagnotti. Insieme a mio fratello, iniziammo a cucire e vendere le nostre borse nei piccoli mercati locali. Era un duro lavoro, ma il successo che ottenemmo mi incoraggiò a continuare.

Fra Alti e Bassi

Per 11 anni, abbiamo lavorato sodo per promuovere l'azienda sia attraverso la partecipazione alle fiere sia attraverso la presenza costante nei mercati locali.
Tuttavia, quando la pandemia da Covid-19 ha colpito il mondo intero, tutto è cambiato. Ci siamo trovati di fronte a una situazione senza precedenti, con la prospettiva di un futuro incerto per le piccole aziende italiane.

Nonostante questo scenario negativo, non ho mai voluto arrendermi e ho sempre creduto che fosse possibile trovare una soluzione. 

Abbiamo capito che era fondamentale rimanere in contatto con i nostri clienti, indispensabili per la sopravvivenza della nostra azienda. Quindi adottato nuove strategie, concentrandoci sulla comunicazione online e sullo sviluppo di nuovi canali di vendita.

Come nasce questo nome?

Le mie nipotine, quando erano piccole, non riuscivano a pronunciare correttamente il mio nome, Valeria, e mi chiamavano "Leia".
Mi colpì immediatamente, sia per il suo dolce suono che per il suo significato profondo: "sforzo"

Nel corso degli anni, quel nome mi ha spinto costantemente ad andare avanti, a superare gli ostacoli e a metterci sempre il massimo. Ecco perché, dopo il covid, ho scelto di chiamare la nostra azienda "Leia Design".

×